lunedì 30 gennaio 2017

Manolo Blahnik, lo scultore delle scarpe

Manolo Blahnik
Manolo Blahnik, un nome impresso nel profondo dell'immaginario femminile. Ci basta sentire il suo nome per immaginarci con ai piedi una delle opere che ha creato nel corso dei suoi 45 anni di carriera. E' la storia di un uomo che ha saputo trasformare in realtà i sogni di tutte le donne, disegnando più di 30 mila paia di scarpe. Wow!



Pumps blu zaffiro - Manolo Blahnik

Nato nel 1942 nelle calde Isole Canarie, sin da piccolo amava osservare sua madre nella lavorazione delle espadrillas, prendendone ispirazione per il suo futuro. 
Si laureò in architettura all'Università di Ginevra e successivamente si trasferì a Parigi dove proseguì gli studi artistici, soprattutto cinema e teatro.
Nel 1970 si trasferì a Londra, dove iniziò a lavorare in una boutique in Chelsea Old Church Street, chiamata "Zapata", che acquistò qualche anno più tardi mettendosi in proprio.
Ma la vera e propria svolta arrivò in suo viaggio a New York quando incontrò Diana Vreeland, direttrice di Vogue America, che quando vide i bozzetti delle sue scarpe esclamò: "Go makes shoes!". E così fu!


La sua fama esplode definitivamente con la serie televisiva "SEX AND THE CITY", complice l'ossessione di Carrie Bradshaw (alias Sarah Jessica Parker) per i vertiginosi tacchi di Blahnik, tanto da venir spesso paragonate al massimo che una donna possa desiderare. Nonostante questo, lo shoe designer ha spesso affermato di non aver mai visto la serie!
Proprio grazie a questa serie tv, le sue "PUMPS" blu zaffiro sono passate alla storia e divenute tra le scarpe più famose del cinema.


Mary Jane "Campari" - Manolo Blahnik



Famosa è la sua reinterpretazione, nel 1994, delle MARYJANE ribattezzate "Campari", che si sono trasformate nelle sue scarpe icona per eccellenza. Partendo da un modello ispirato alle scarpe da bambina, le ha reinventate in una versione più sexy.



Un modello che sta particolarmente a cuore a Manolo è quello disegnato nel 1971 per la collezione P/E dello stilista  inglese OSSIE CLARK. Un meraviglioso-oso sandalo alto con stringhe alla caviglia decorate da ciliegine rosse.
Manolo Blahnik per Ossie Clark 
Un uomo, un nome, una storia, una forte passione ed un amore viscerale per le sue creazioni, tanto da custodirne oltre 10 mila bozzetti nella sua casa di Londra.


In questo giorni è stata inaugurata a Milano,a Palazzo Morando, una mostra itinerante "MANOLO BLAHNIK. THE ART OF THE SHOES", dedicata alle sue amiche Franca Sozzani e Anna Piaggi (dal 26 Gennaio al 9 Aprile). 
La mostra è una retrospettiva volta a illustrare il complesso mondo di uno dei nomi più importanti della moda contemporanea. Due anni di preparazione per selezionare 212 scarpe e 80 disegni realizzati in tutta la sua carriera. L'idea è partita dal voler portare le sue creazioni nella città del suo cuore. Si parte dall'Italia, dove i suoi tacchi vertiginosi vengono realizzati, per poi passare a San Pietroburgo all'Hermitage, a Praga, città d'origine del padre, a Madrid, di cui è originaria la madre, per finire a Toronto e Seul.
Pronte per un giro milanese nel meraviglioso mondo di Manolo Blahnik?! Enjoy it!

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giovedì 26 gennaio 2017

Ballerine, che passione!

Per le donne dinamiche, che non amano stare sui tacchi...
Per le donne amanti della comodità e praticità...
Per le donne che non vogliono rinunciare alla propria femminilità...
(...ed io sono tra queste!)
Ecco le calzature che fanno per voi...

Ballerine, che passione!

Le BALLERINE rappresentano un must nella scarpiera di una donna. Ad ogni stagione si rinnovano nei modelli e nei colori per accontentare tutte le ballerine addicted.

Sapevate che in origine (parliamo di molto, ma molto molto tempo fa, ovvero prima del 1500!), questo tipo di calzatura era indossato dagli uomini, comode ma soprattutto ideali per le decorazioni fastose che si addicevano all'uomo di corte. Le donne cominciarono ad usarle solo dopo il Medioevo.
La loro lunghezza determinava lo status di chi le indossava, si passava dai 15 cm di lunghezza per la gente comune ai 61 cm per l'aristocrazia.
Intorno alla metà del '500, le ballerine vennero messe in fondo all'armadio per lasciare spazio a tacchi e stiletti, sia per l'uomo che per la donna, per poi tornare in voga solo dopo la Rivoluzione Francese, quando il tacco cominciò ad essere considerato volgare e ostentativo.
Il nome "ballerine" fu dato molto tempo dopo, quando nel 1947 Rose REPETTO (storico marchio di scarpe di danza) dalla necessità di avere delle scarpe da danza classica più "performanti" e comode, creò a Parigi, le prime ballerine per il figlio Roland Petit, ballerino e coreografo. La storia delle ballerine inizia quindi inaspettatamente da un uomo, ma per mano e intuizione di una donna.

Audrey Hepburn in "Sabrina" (Film, 1964)
La vera e propria moda delle ballerine scoppiò intorno agli anni '60, nel pieno della rivoluzione giovanile. La ballerina rappresentava la leggerezza, comodità e la destrutturazione dei canoni della bellezza femminile fino ad allora imposti. E' la femminilità libera, completa, mai identica a se stessa, in perenne divenire.

Personaggi come Brigitte Bardot, Audrey Hepburn e Jacqueline Kennedy hanno dato fama alle ballerine, trasformandole in una scarpa irrinunciabile per tutte le donne. Da allora, le ballerine sono entrate di prepotenza nelle collezioni di grandi Maison e celebri couturier, rinnovate e reinventate ad ogni stagione.

Fedeli amiche di lunghe giornate di lavoro o di fine serate fuori (chi non ha mai messo un paio di ballerine nella propria borsetta per gli after party?). Amate da quelle donne che vogliono sentirsi eleganti senza rinunciare alla comodità e che, con il giusto stile, possono essere indossate in tutte le occasioni.

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mercoledì 25 gennaio 2017

I'm back!


I'm back!

Dopo quasi 4 anni, un figlio, un trasferimento e tante esperienze fatte, finalmente sono di nuovo qui per parlarvi di storia della moda, notizie, curiosità, tendenze, sfilate e tutto ciò che riguarda il mondo della moda, in ogni sua sfaccettatura, perchè, come diceva qualcuno, il primo amore non si scorda mai.

Ho deciso che il 2017 sarà l'anno della creatività.
Ho in mente dei progetti.
Ve ne parlerò presto ;)

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